DERATTIZZAZIONE: RIMEDIO EFFICACE PER LA SALUTE
Una recente ricerca condotta dalle università di Washington ed Haifa ha stabilito che la domesticazione dei topi risale a circa 15mila anni fa, dal momento stesso in cui l’uomo ha iniziato a creare i primi villaggi preferendo una vita stanziale. Questo rapporto si è protratto fino ai giorni nostri, provocando seri problemi che richiedono una frequente e seria derattizzazione nel momento in cui nonostante si impieghino tutte le precauzioni, i fastidiosi roditori riescano ad entrare nella vostra casa o nella vostra azienda.
Si comincia controllando porte e fori: per i topi bastano spazi minimi per intrufolarsi; buchi e crepe: tutte le porte e finestre di seminterrati e soffitte devono essere osservati per eventuali perdite; aperture a parete e nel soffitto: devono essere riempite con materiale adatto e sigillate. Anche gli ascensori possono veicolare topi e ratti data la loro abilità nell’arrampicarsi.
È risaputo, poi, che la maggior parte delle persone preferirebbe evitare l’uso di veleni e si affida a rimedi domestici (gatti, piante di camomilla e menta piperita, trappole) che non risultano sempre efficaci per debellare colonie di topi e ratti. Quindi è meglio evitare il fai da te e affidarsi alla competenza di professionisti della derattizzazione.
Controlli e rimedi sono stato vani? Gli ospiti indesiderati infestano i vostri spazi domestici o di lavoro? In questo caso la derattizzazione è indispensabile anche perché i topi non provocano solo danni materiali (i cavi della rete elettrica e cibo) ma hanno un forte impatto sulla nostra salute, essendo causa di malattie anche gravi.
Ecco una panoramica su quelle più diffuse:
Leptospirosi
La leptospirosi è la malattia infettiva più conosciuta legata ai topi, che veicolano batteri spirocheti del genere Leptospira. I sintomi vanno dal semplice mal di testa con dolori muscolari sino ad emorragie polmonari e meningiti. La malattia si trasmette attraverso il contatto con l’urina infetta dei topi, che è possibile trovare nelle acque stagnanti e su alimenti o utensili contaminati dagli animali.
Peste
Provocata dal batterio Yersinia pestis, è veicolata dalle pulci Xenopsylla cheopis che parassitano i roditori. Il batterio colpisce i tessuti linfoidi, disabilita le capacità dei linfociti e catalizza la produzione di specifiche proteine; il risultato è un’infezione che si presenta in varie forme. Tra i sintomi più noti, la comparsa dei cosiddetti bubboni (peste bubbonica), febbre alta, grave debolezza, emorragie interne ed insufficienza cardiocircolatoria.
Salmonellosi
Si può contrarre ingerendo cibi crudi contaminati dalle feci dei roditori e provoca infezioni importanti a livello intestinale. Cucinare i cibi elimina del tutto il rischio.
Tifo murino
È provocato dal microorganismo Rickettsia mooseri, che viene trasmesso all’uomo attraverso il morso della pulce di ratto Xenopsylla cheopis, la stessa responsabile della peste. Tra i sintomi vi sono febbre, ulcere e gonfiore.
Coriomeningite linfocitaria
Si tratta di una malattia virale (Arenavirus) tipica dei topi, in particolar modo del topo domestico, e nella stragrande maggioranza dei casi per i roditori è asintomatica. Può essere trasmessa all’uomo attraverso il contatto con le deiezioni e raramente col morso. I sintomi sono quelli caratteristici della meningite, come febbre, nausea e rigidità della nuca.
Rabbia
Patologia virale che provoca infiammazione del tessuto cerebrale, può essere trasmessa dal graffio o dal morso dei roditori infetti. Tra i sintomi vi sono febbre, perdita di coscienza, movimenti incontrollati e confusione.